MEZZANA : IL PAESE E LE FRAZIONI
Paese tipico di montagna che, negli ultimi anni, anche con un appropriato recupero di vecchie case, rustici, piazzette, portici e fontane, ha attuato un forte adeguamento nel campo dell'edilizia abitativa e ricettiva adatta a soddisfare anche le più svariate esigenze turistiche.
Mezzana, sede del Municipio, è attraversata dalla SS. 42, ai cui lati si possono trovare molti esercizi pubblici e commerciali. Monumenti di interesse storico sono la Chiesa parrocchiale, in stile cinquecentesco con attico, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, della quale si hanno notizie dal 1211 e documenti del 1359; Casa Maturi, tipica casa-palazzo con giardino, dove ha soggiornato l'arcivescovo Maturi che fu primate dell'Egeo (1686-1751).
Roncio
Piccolo paese di montagna a quota 1051, con chiesetta del XVI secolo recentemente restaurato, costruito su un terrazzamento naturale che domina il fondovalle, presenta costruzioni tipiche della tradizione solandra.
Ortisè – Menas
I due piccoli e suggestivi paesi di Ortisè e Menas sorgono sul versante contrapposto a Marilleva 1400, rispettivamente a quota 1479 e 1512. Il rio Valletta separa i due paesi posti su uno sperone di monte al cospetto di un bellissimo panorama. In questi ultimi anni vecchie case e rustici sono stati, nel rispetto delle tradizioni, trasformati in accoglienti abitazioni, con interesse anche turistico. Sono da segnalare la chiesa parrocchiale di S. Cristoforo del XVI secolo e la chiesetta di S. Rocco del XV secolo, ubicata fra i due paesetti. Va inoltre ricordato che Ortisè ha dato i natali a don Giacomo Bresadola (1847-1929), insigne micologo di fama mondiale.
Marilleva 900
Nata come stazione di partenza degli impianti che dal fondovalle raggiungono quota 1400, dispone di diversi alberghi, bar, pizzerie, ristoranti, esercizi commerciali e ampi parcheggi tali da soddisfare le esigenze dei molti turisti che vi soggiornano, sia nel periodo invernale che estivo.
Marilleva 1400
Costruita dopo il 1968, a quota 1400 mt., tra fitte abetaie, è raggiungibile sia con la strada provinciale 206 che parte da Mezzana, sia con la telecabina che parte da Marilleva 900. I grossi complessi presenti sono dotati di tutti i servizi ed i conforts di una moderna stazione turistica, dotate anche di impianti di innevamento artificiale, presentano vari gradi di difficoltà e si collegano in quota con gli impianti di risalita di Folgarida e Madonna di Campiglio con cui formano un notevole "circuito bianco" sulle pendici delle montagne circostanti.
MEZZANA : LA STORIA
Il Comune di Mezzana è posto al centro della Val di Sole e per questo ha ricoperto, nei secoli, un ruolo di riferimento per il passaggio di merci e persone. Ne è testimonianza il "Castellaccio" individuato come torre di controllo di attività e traffici.Il territorio, nel fondovalle, è percorso da ovest verso est dal fiume Noce, la cui sponda destra appartiene al gruppo Presanella, mentre la sinistra fa parte delle ultime propaggini del gruppo Ortles-Cevedale.
Gli insediamenti umani antichi sono sorti in sponda sinistra, versante maggiormente soleggiato, dove troviamo il paese di Mezzana nel fondovalle posto sul conoide della Val Spona a quota 941, Roncio a quota 1051, Ortisè a quota 1479 e Menas a quota 1517. Alla fine degli anni sessanta, per aumentare l'offerta turistica, in particolare quella invernale, sono state create le stazioni di Marilleva 900 e Marilleva 1400 sulla sponda destra Noce.
L'occupazione del passato era prevalentemente basata su un'attività silvo-agricolo-pastorale alla quale era legata un'attività artigianale molto varia; occupazioni attualmente svolte in forma minore, in quanto è stato dato spazio preponderante alle attività turistico-commerciali, divenute trainanti per l'economia del territorio che offre svariate possibilità.
PERSONAGGI FAMOSI :
GIACOMO BRESADOLA
Nacque il 14 Febbraio 1847 a Ortisè, completò le scuole elementari a Montichiari (BS), quindi le scuole tecniche a Rovereto, infine a Trento portò a termine il Ginnasio.
Qui maturò la vocazione al sacerdozio e nel 1866 intraprese gli studi teologici che completò 4 anni dopo divenendo sacerdote. Operò a Baselga di Piné, quindi a Roncegno prima di essere nominato curato di Magras, frazione del comune di Malé.
Poco considerato dai superiori che gli affidarono incarichi di scarsa importanza, ebbe modo di dedicarsi alla scienza che preferiva: la botanica. Acquisì una buona conoscenza delle fanerogame con l'aiuto di Francesco Ambrosi (Baselga di Piné), quindi approfondì lo studio delle briofite e dei licheni sotto la guida di Gustavo Venturi. Intraprese a Magras, stimolato da un frate cappuccino- Padre Giovanella da Cembra-, lo studio dei funghi e qui nacque lo scienziato Bresadola.
Pubblicò numerose memorie ed ebbe una proficua collaborazione con micologi di tutta Europa; fra questi basti ricordare Quélet, Patouillard, Sydow, Henning, Barla, Saccardo e Massalongo.
Le sue opere principali, Fungi Tridentini novi vel nondum delineati et iconibus illustrati, 1881 e la monumentale Iconographia Mycologica, 1925-1933, sono tuttora esempio di rigore scientifico, testimoniano le sue straordinarie virtù e la sua sensibilità naturalistica, davvero unica. Costretto dalle ristrettezze economiche, cederà al Museo di Stoccolma un ricco erbario (circa 30.000 specie), ma altre testimonianze del suo immenso lavoro micologico si trovano presso i Musei di tutto il mondo (Upsala, Parigi, Berlino, Washington, Roma, Torino, etc.), oltre, naturalmente, in quello di Trento.
La morte lo coglierà sereno il 9 Giugno 1929, mentre ancora stava lavorando all'Iconographia Mycologica, opera che sarà ultimata postuma per interessamento della Società Botanica Italiana e del Museo di Storia Naturale di Trento, con l'aiuto di numerosi sottoscrittori.
GIOVANNI RAVELLI
Nacque a Mezzana il 12 novembre 1887, in tenera età visse in Toscana dove lavorò come artigiano modellatore del rame, si pensa che fu proprio in quella terra che Giovanni conobbe il mondo della scatola magica , che fece nascere in lui la passione per l’ arte della fotografia , che coltivò intensamente dagli anni 20 fino agli anni 60. Le sue opere inedite ed in gran parte andate perse e distrutte , parlano della gente, dei fatti e dei luoghi di Mezzana.
EDOARDO REDOLFI "Teresin"
Nato a Roncio nel 1920, contadino, operaio, amministratore pubblico, membro attivo di varie associazioni quali la banda sociale, la filodrammatica, il coro, direttore per 22 anni della locale cassa rurale, fu un autodidatta, che, assolte le scuole dell’obbligo, trasse dalla lettura la sua formazione spirituale e, dall’ambiente locale una sua ispirazione che si tradusse in una sottile vena comico-satirica-moraleggiante. I suoi soggetti van dalle cose inanimate, al mondo animale, dall’amore verso le cose comuni, ma su tutto predominante è il mal di campanile : l’amore verso il proprio paese e la propria valle e della sua gente. Verseggiatore spontaneo, genuino, il contributo di Edoardo Redolfi al patrimonio linguistico locale è una nuova voce che rompe antichi silenzi e s’innesta nel filone di quanti ancor oggi trovano nel proprio dialetto la prima lingua materna e lottano perché essa non abbia a morire.